TinyDropdown Menu Roditori Mania: Acquisto o Adozione?

Acquisto o Adozione?


Differenze tra Acquisto e Adozione
Ancora oggi molte persone, specialmente nella loro prima esperienza, sono indecise nell'acquistare o adottare il loro futuro roditore. Ognuno è libero di fare ciò che vuole, quindi comprare o adottare un animale, ma è bene conoscere alcune differenze tra queste due scelte:

Acquisto
Il termine "comprare" è alquanto inadatto quando si parla di esseri viventi. Partendo già con questa opinione capiremo che è meglio adottare che acquistare. Nei negozi spesso i venditori non hanno alcuna informazione a riguardo e danno consigli e accessori sbagliati pur di ricavarne soldi; è brutto da dire, ma purtroppo è la verità. Inoltre molti negozi sono tutt'altro che forniti per i roditori. Questi piccoli animaletti sono spesso tenuti in condizioni pietose, costretti a vivere in minuscoli terrari ammassati tra loro, quando questi rischiano di ammazzarsi per la loro territorialità, e alimentati solamente a base di semi. Inutile dire che queste non sono cose vere, e c'è di peggio, dato che questi poveri animaletti diventano molte volte il pranzo per i pitoni.

Adozione
Adottare un roditore è sicuramente un gesto meraviglioso, vuol dire salvare una vita che cercava disperatamente cure e amore da parte vostra. Al giorno d'oggi, ad esempio, centinaia di criceti cercano casa e diventano sempre più a causa dei parti indesiderati, risultato della disinformazione di negozianti e padroni. Ci sono molte associazioni che si occupano di trovare casa a questi orfanelli, e potete rivolgervi, ad esempio, all'AAE oppure all'AIC, creare annunci su siti web e forum affidabili in cui c'è chi si occupa con amore di queste creaturine.
Inoltre, nelle associazioni, potete essere sicuri al 100% della salute dell'animale, mentre nei negozi non è difficile incontrare un animaletto malaticcio.

Dove e a chi affidare i cuccioli?
In tanti trovano comodo e veloce "sbarazzarsi" dei cuccioli portandoli in negozio, magari inconsapevolmente dato che sono tenuti in condizioni pessime e rischiano di finire cibo per serpenti. Per questo vi consigliamo di non affidare i cuccioli in negozio! E' molto meglio regalarli a conoscenti esperti ed affidabili e ad associazioni che si occupino di trovare casa ai piccoli.


No alla riproduzione indiscriminata
Bisognerebbe sempre evitare di far riprodurre i propri criceti quando non si hanno abbastanza possibilità economiche per permettersi di trovare alloggio a tutti i cuccioli e quando non si hanno le condizioni ottimali per garantire una vita serena ai propri criceti. Purtroppo molte volte ci sono persone che fanno accoppiare due criceti volontariamente senza rendersi conto di cosa andranno incontro, visto che trovare casa a tutti i cuccioli non è affatto semplice.

Vi riportiamo un appello dell' AIC (Associazione Italiana Criceti):

L’Associazione Italiana Criceti è contraria alla riproduzione indiscriminata in cattività.Questa nostra filosofia è dettata da osservazioni di varia natura.Innanzitutto, per una questione etica. Ci sono cosí tanti animali che attendono di essere adottati, ci sembra un peccato (non vorremmo dire uno “spreco”) metterne al mondo degli altri.
Noi dell’AIC fatichiamo per riuscire a far adottare i criceti che ci vengono segnalati, che sono solo una piccola parte di quelli abbandonati o costretti a vivere in gabbie sovraffollate. Tante volte abbiamo attraversato mezza Italia (da Firenze a Mantova, da Milano a Forlí e chi piú ne ha, piú ne metta) per dare in adozione un criceto. Con ogni nuova cucciolata, vengono al mondo almeno sei o sette nuovi animaletti, per ognuno dei quali si porrà il problema dell’adozione.Tante volte abbiamo sentito questo discorso: “Tanto so già a chi dare i cuccioli”. Se questo è vero, ne siamo lieti. Nondimeno, sappiamo per esperienza che amici e parenti spesso si dicono disposti ad adottare un animale quando è ancora un’ipotesi astratta, ma poi all’ultimo momento si tirano indietro, lasciando nei pasticci il padrone della cucciolata. Per questo consigliamo sempre di cercare adottanti ancora prima di far accoppiare i criceti o, possibilmente, di non farli accoppiare proprio.Un altro discorso che abbiamo sentito è questo: “Tanto io ho spazio e li tengo tutti”. Se questo è vero, ce ne rallegriamo. Tuttavia, di solito chi dice ciò non ha bene l’idea di quanti cuccioli possono venire al mondo e di quanto spazio sia necessario per tenerli tutti in gabbie separate, oppure non sa che i criceti sono animali molto territoriali che difficilmente riuscirà a tenere tutti insieme nella stessa gabbia. Peraltro, se anche riuscisse a tenerli assieme, dovrebbe aspettarsi nuove cucciolate tra consanguinei ogni mese o due, con un conseguente aggravamento esponenziale della situazione.Un’ulteriore ragione per essere contrari alla riproduzione in cattività è data dalla peculiare situazione italiana. I criceti russi e quelli siberiani, in apparenza molto simili, sono in realtà due specie differenti che non dovrebbero essere fatte accoppiare tra loro. Purtroppo nel nostro Paese, a causa di sconsiderate pratiche di allevamento prive di un’adeguata documentazione, questo è avvenuto spessissimo. La prole ibrida ha un’alta possibilità di avere tare genetiche, che può facilmente trasmettere ai propri discendenti. Per questo sconsigliamo vivamente a tutti di far riprodurre criceti russi o siberiani nati o acquisiti in Italia: non c’è modo di verificarne la linea ereditaria e si rischia di fare del male. In altri Paesi, come in Inghilterra, esistono rigorose anagrafi dei criceti con tanto di pedigree, ma questo è un altro discorso.Infine, alcuni di noi non apprezzano certi discorsi come: “Voglio avere i MIEI criceti” o “Il mio criceto è cosí carino, voglio dei cuccioli da lui perché mi rimangano quando lui non ci sarà piú”. Quando si adotta una creatura, lo si dovrebbe fare per dare una casa e una vita migliore all’animale, non per compiacere un proprio desiderio tutto sommato piuttosto frivolo. Francamente, quando ci contattano chiedendoci un criceto che abbia certe caratteristiche, per esempio, perché sia simile ad un altro che hanno o hanno avuto, la cosa ci dispiace un po’, perché l’adozione non è l’ordinazione di un giocattolo su misura.